La gestione delle dinamiche emotive è una delle colonne portanti per il corretto funzionamento non solo del Board, ma di tutta la macchina aziendale, poiché entrano in gioco le relazioni umane stesse. In modo particolare quando si è di fronte a PMI a conduzione familiare in cui i rapporti lavorativi sono inevitabilmente condizionati dalla vita privata.
Tutte le situazioni che lamentano conflitti tra le persone di vario genere (pregiudizi, accuse relative ad azioni compiute e/o a mancanza di responsabilità) vengono definite in gergo tecnico ancoraggi.
Come risolvere queste dinamiche negative? Quali consigli seguire per la corretta gestione?
Spesso il coinvolgimento emozionale rende complicata la gestione del problema in modo autonomo. La presenza di un coach esterno può rivelarsi decisiva per la risoluzione degli ancoraggi. La visione oggettiva e non contaminata dalle situazioni interne riesce a mettere in evidenza i conflitti, impercettibili dai componenti interni, e a disinnescare facilmente le situazioni di stallo.
Dopo un’analisi globale il coach esterno si occupa di riportare l’attenzione verso gli argomenti del contendere anziché verso la singola persona origine della discussione. Questa operazione è la chiave di volta che sblocca gli ancoraggi e permette ai singoli di cambiare prospettiva e aprirsi al dialogo.
In alternativa è possibile provare a gestire e risolvere queste dinamiche in autonomia, senza il supporto esterno.
In tal caso i seguenti consigli pratici di team coaching possono risultare un valido aiuto per il Team Leader: